Trovare lavoro in Italia, si sa, non è il più semplice dei compiti. Tanto che, in effetti diventa essa stessa un impiego.
Non è la ricerca del lavoro essa stessa un lavoro?
Esatto, passare le giornate a inviare curriculum, fare colloqui, assestment e fare ricerche su internet ti impegna proprio come stare 8 ore in ufficio. Ovviamente senza essere pagato.
Oggi vogliamo quindi capire quali sono i metodi per trovare lavoro in Italia: quali funzionano di più e quali di meno, come seguire tutti i passaggi per ottenere l’agognato colloquio e molto altro.
Come trovare lavoro in Italia: a cosa si affidano gli italiani per la ricerca del prossimo impiego
L’invio del curriculum
Sembra che la maggioranza degli italiani, circa il 65,4%, prediliga l’invio del proprio curriculum, per cercare lavoro. Rispetto allo scorso trimestre, si tratta dello 0,5% in meno.
L’invio del CV sembra una modalità facile e veloce, ma in realtà è necessaria molta attenzione per fare le cose per bene.
Partiamo dall’offerta che abbiamo trovato: leggiamola bene in ogni sua parte, e cerchiamo di modellare il nostro curriculum in funzione di quell’offerta, documentandoci sull’azienda e sul suo percorso.
Per sapere come scrivere il CV perfetto, leggi quest’articolo.
Ma attenzione! Al CV deve essere accompagnata una lettera di presentazione, che riassume quello che siamo e che abbiamo fatto in maniera discorsiva. Anche questa lettera deve essere redatta secondo indicazioni precise, che potete trovare qui: come scrivere al meglio la lettera di presentazione.
Ultima ma non ultima: attenzione alla mail che inviate! Questa sarà infatti la prima cosa che il recruiter leggerà, prima ancora della lettera di presentazione e del curriculum. Per questo è fondamentale curarla al meglio.
Il web
Analogamente all’invio di CV, esiste anche la possibilità di candidarsi per una posizione direttamente sul web, compilando di fatto il proprio curriculum nel form di candidatura. Per trovare lavoro in Italia in questo modo valgono quindi le stesse indicazioni della stesura del CV.
I centri per l’impiego
Un’altra realtà per trovare lavoro in Italia è quella dei centri per l’impiego. Queste strutture dovrebbero servire a ricollocare le persone in stato di disoccupazione nel mercato del lavoro, attraverso la sottoscrizione di patti di vario genere.
Il problema è che molto spesso i centri per l’impiego si limitano soltanto ad avviare le pratiche per lo stato di disoccupazione, trascurando quindi la parte di reimpiego.
A utilizzare questa modalità per trovare lavoro in Italia sono il 22,3%.
Il passaparola e il networking
Il dato più impressionante di quest’indagine è che esiste ancora una buona fetta di persone che per trovare lavoro in Italia si affidano al più vecchio dei “media”: il passaparola.
Il canale informale, quello della conoscenza, della parentela, continua a essere importante. Certo, nel corso degli anni si è evoluto. Oggi non si parla più di conoscenza, termine che suggerisce quasi la parola raccomandazione, ma di networking. Una rete, quindi, di amici, conoscenti e familiari, che ogni giorno si espande con i contatti di seconda mano, di terza e così via.
Del resto si sa che, dovendo scegliere tra una persona che si conosce e una che non si conosce che hanno esattamente lo stesso curriculum e le stesse competenze, la scelta quasi sempre ricade sulla prima.
La tendenza, comunque, sembra essere in declino rispetto allo scorso anno. Segno che forse, per trovare lavoro in Italia, i canali devono diventare altri.
Le agenzie per il lavoro
Forse l’offerta lavorativa più consistente è proprio quella che proviene dalle agenzie per il lavoro. Ce ne sono tantissime, nazionali, internazionali e anche locali, specializzate per settore o generaliste.
Il grande pregio delle agenzie per il lavoro è innanzitutto il fatto che, per chi cerca lavoro, si tratta di un servizio gratuito. I clienti delle agenzie per il lavoro, infatti, non sono i privati ma le aziende.
Le agenzie sono così sottoposte a una doppia pressione, e questo fa sì che facciano il meglio per soddisfare le richieste dell’azienda, cercando e trovando il candidato perfetto.
Di questa situazione non può che beneficiarne anche il candidato stesso, che riesce finalmente a trovare un lavoro adatto a lui!
I dati di Eurostat
Secondo un’indagine di Eurostat, l’Italia è al penultimo posto in Europa per numero di laureati. Ma questo non è un dato preoccupante di per sé, dato che esistono moltissimi lavori che possono essere svolti anche senza una laurea. Ciò che preoccupa è che, tra i laureati, coloro che lavorano a tre anni dal conseguimento del titolo sono solo il 62,8%, rispetto al 94% di Olanda e Germania, e una media europea dell’85,5%.
Cosa puoi fare tu
Purtroppo non ti abbiamo prospettato un quadro tutto rose e fiori, vero? Ma non bisogna essere negativi. Trovare lavoro in Italia è ancora possibile. Come?
- Innanzitutto, se sei fresco di diploma o laurea, ti consigliamo di dimostrare apertura nei confronti delle offerte che ti vengono fatte. Del resto, lo stage è stato creato proprio per
questo: per imparare e fare esperienza.
- Quando l’esperienza l’hai fatta, è il momento di passare allo step successivo. Non puoi pensare di continuare a “fare esperienza” per tutta la vita. Se quello che ti offrono non ti permette di crescere, passa oltre.
- Cerca di trovare un’offerta che sia il più possibile attinente al tuo percorso di studi, o alle tue passioni personali. Ricorda che lavorare deve essere anche un piacere, e non puoi passare otto ore ad aspettare le 18.00. E fare un lavoro che ti piace significa essere più performante.
- Non aver paura di cambiare. Se una posizione non ti soddisfa, non sei costretto a restare lì. Il mercato del lavoro italiano sta cambiando e sta diventando sempre più internazionale. Ciò significa che l’aspirazione non è più il posto fisso, ma al contrario continuare a crescere spostandosi da una posizione all’altra. Ovvio, a patto che le offerte ci siano!