Lettera di presentazione: come scriverla al meglio

Lettera di presentazione

La lettera di presentazione è un’arma a doppio taglio per giovani e meno giovani in cerca di lavoro.

Immagina di aver appena inoltrato l’applicazione per il lavoro dei tuoi sogni: ecco che alla pagina successiva ti viene richiesto di inviare curriculum e lettera di presentazione. Tu non ce l’hai e probabilmente non sai nemmeno come scriverla! Per questo oggi ti darò dei piccoli consigli per realizzarne una in grado di “bucare lo schermo” del pc del tuo recruiter e spingerlo a contattarti immediatamente.

Se non hai ancora trovato l’opportunità che cerchi, invece, consulta le nostre offerte di lavoro

La lettera di presentazione: come scriverla al meglio e impressionare il recruiter

La lettera di presentazione – o cover letter nel gergo anglosassone – è uno strumento molto utile per dare una visione complessiva di sé in pochi secondi.

A differenza del curriculum, in cui le informazioni sono inserite in modo più o meno schematico – complici anche i formati disponibili online – la lettera di presentazione è libera, proprio perché ha la stessa struttura di una missiva.

Questo significa che la personalità e lo stile di chi la scrive sarà molto rilevante, e che informazioni simili potrebbero suscitare reazioni molto diverse tra loro a seconda di come sono scritte.

Come scrivere una lettera di presentazione

Come per tutte le cose, non esiste una ricetta universale valida per tutti. Ogni candidato ha il suo background, il suo percorso di studi e le sue esperienze, e diverso dovrà essere il modo di raccontarle al proprio interlocutore.

Il primissimo consiglio che mi sento di darti è: attenzione alla grammatica! Tantissimi candidati con un eccellente percorso di studi e lavorativo sono inciampati su un apostrofo di troppo, e la loro lettera di presentazione è finita nel cestino della carta straccia. Se sei in dubbio su come si scriva un vocabolo, verifica online sui tantissimi siti disponibili la grafia corretta. Avrai sprecato un minuto in più, ma ne avrai guadagnato in credibilità.

Consiglio numero 2: cercate di essere voi stessi. Potrebbe sembrare una banalità, ma è invece essenziale: fingere di essere quello che non si è significa rischiare di essere scoperti, perché prima o poi, specialmente se il colloquio dovesse avere esito positivo, la tua personalità emergerà.

La struttura di una lettera di presentazione DOC

Dopo aver chiarito che non troverete un esempio di lettera di presentazione giusto per voi e per le vostre esperienze, vediamo insieme come strutturare una lettera di presentazione da zero.

È importante ricordare innanzitutto che la lettera di presentazione è appunto una lettera e, anche se non viene spedita a mezzo posta, conserva tutte le caratteristiche proprie di questo mezzo di comunicazione.

Dovrai dunque partire inserendo la data in alto a destra e, subito sotto a sinistra, un’intestazione. Indirizzare la lettera a una persona fisica è un ottimo metodo per partire con il piede giusto: il lettore si sentirà importante e coinvolto, e in qualche modo “obbligato” a leggerla fino in fondo.

Non sempre, però, siamo a conoscenza del nome del recruiter: in tal caso basterà indirizzarla genericamente al responsabile delle risorse umane.

Anche lo stile gioca un ruolo rilevante: niente fronzoli e decorazioni varie, scegli piuttosto un font quanto più semplice possibile. Ancor meglio creare una continuità con il curriculum, e adottare quindi stesso carattere, dimensione, spaziatura, colore ecc.

Il contenuto

Eccoci alla parte più spinosa. In sostanza, non devi fare altro che parlare di te e delle tue esperienze esattamente come faresti al colloquio. Essendo però la forma scritta, hai la possibilità di raccontare te stesso senza l’emozione e gli intoppi tipici di un vis-a-vis. Puoi quindi studiare la forma migliore, cancellare e riscrivere, pur restando nei limiti della verità.

Racconta il tuo percorso di studi e le tue esperienze lavorative, se le hai avute. Spiega quale influenza ha avuto questo background nella tua formazione come professionista. Potrai poi approfondire descrivendo le tue caratteristiche e le tue doti professionali, di come le hai acquisiste e come le migliori di giorno in giorno.

Chiudi infine invogliando il lettore a compiere un’azione: inserire un “resto in attesa di un gentile riscontro” invoglierà il recruiter a fornirti una risposta – sia essa positiva o negativa – piuttosto che ignorare la tua lettera.

Parola d’ordine: personalizzare

Se credi che basti aver scritto una lettera di presentazione per poterla poi inviare a chiunque, ti sbagli di grosso! Non sei che all’inizio, perché una lettera di presentazione va declinata per ogni lavoro per il quale ci si candida.

Ogni azienda ha infatti determinate caratteristiche, e soprattutto cerca persone con specifiche skills.

Se ti stai candidando per un lavoro in un’azienda metalmeccanica, ad esempio, interesserà poco della tua esperienza di commesso. Potrebbe essere rilevante indicare, invece, il fatto che possiedi la patente muletto.

Viceversa, per un posto come impiegato di banca il percorso di studi giocherà un ruolo fondamentale, non così la tua esperienza come fattorino.

Non si tratta dunque di mentire ma di selezionare le informazioni che possono essere più appetibili per il recruiter.

La personalizzazione non riguarda soltanto il percorso svolto ma anche il tone of voice e lo stile. A volte ci si può sbilanciare con un tono più colloquiale, specialmente nel caso in cui ci si stia candidando per un lavoro che prevede un contatto con le persone. Questo dimostrerà spigliatezza e sicurezza.

In altri casi invece è necessario mantenere uno stile più formale, come nel caso di grandi aziende o di settori come quello finanziario, amministrativo ecc.

Infine, sempre per quanto riguarda la personalizzazione della tua lettera di presentazione, ricorda di inserire qualche dettaglio riguardante l’azienda destinataria.

Dimostrare di conoscere la sua realtà, come opera e cosa cerca, è un grandissimo punto a favore agli occhi del recruiter. Denoterà infatti interesse sincero per la posizione oggetto di candidatura e potrà farti avere una chance in più. In questo modo, inoltre, sarà possibile saltare a piè pari la spiegazione che il recruiter fa in sede di colloquio: Ciò consentirà di impiegare quel tempo prezioso per farsi conoscere meglio.

Invia!

Ora che hai imparato tutti i trucchi per una perfetta lettera di presentazione non ti resta che andare al colloquio… A proposito, sai già quali sono le 5 domande dei recruiter e cosa rispondere?