Facciamo chiarezza sul contratto di apprendistato

apprendistao-testo

Il contratto di apprendistato professionalizzante è solo una delle diverse tipologie di apprendistato previste dalla legge, sicuramente la più diffusa. Sin dalla nascita, tuttavia, ci sono sempre stati molti dubbi e punti interrogativi sulla sua applicazione e sulle norme che lo regolano.

Quali sono le retribuzioni apprendistato? Quanto può durare il contratto? Fino a che età è possibile sottoscriverlo?

Oggi cerchiamo di rispondere a queste domande analizzando la legge (il d.lgs 81 del 2015) che disciplina questo strumento, tracciando una linea su cosa è permesso e cosa no. Cominciamo!

Facciamo chiarezza sul contratto di apprendistato professionalizzante e le sue condizioni

Quando si parla di apprendistato si intende un contratto di lavoro a tempo indeterminato, finalizzato alla formazione e alla successiva occupazione di un soggetto che rientri in determinati requisiti di età.

In pratica, durante questo periodo il giovane viene formato nella professione che dovrà andare a svolgere. Al termine di questo periodo di formazione acquisirà una qualifica e verrà inserito (al 99%) a tempo indeterminato nell’impresa.

Il contratto di apprendistato professionalizzante è una sottocategoria dell’apprendistato, che si rivolge nello specifico ai giovani tra i 18 (17 se già in possesso di una qualifica) e i 29 anni.

Questo rapporto di lavoro viene definito anche contratto formativo o contratto di mestiere.

Lo scopo di questo percorso è far apprendere al giovane la professione sul campo: anche durante il periodo di formazione, infatti, il soggetto esercita l’attività lavorativa.

I requisiti del contratto di apprendistato professionalizzante

Per poter stipulare questo contratto apprendistato è necessario soddisfare diverse condizioni, sia da parte del datore di lavoro che del lavoratore. L’apprendistato professionalizzante è infatti riservato solo ad alcune categorie.

  • In primo luogo, come abbiamo già detto, il lavoratore deve avere tra i 18 e i 29 anni.
  • Le aziende, per poter assumere con apprendistato professionalizzante, devono nominare un tutor o referente aziendale, che si occuperà di seguire il giovane e coordinare tutte le attività di formazione.

La durata

Il contratto di apprendistato professionalizzante ha una durata che può variare da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni, eccezion fatta per alcuni mestieri artigiani per i quali la durata massima è 5 anni.

Facciamo l’esempio degli impiegati:

  • Per gli impiegati tecnici la durata massima è quella prevista dal gruppo di riferimento;
  • Per gli impiegati amministrativi di tutti i livelli la durata massima è di 3 anni;
  • Infine, per gli impiegati addetti al centralino la durata massima è di 2 anni.

Altre categorie contrattuali seguono durate diverse.

  • Settore orafi e argentieri: 5 anni
  • Odontotecnico: 5 anni
  • Metalmeccanica: 5 anni

I vantaggi del contratto di apprendistato professionalizzante

Se è vero che è necessario soddisfare alcune condizioni per rientrare nella categoria, è anche vero che sono diversi i vantaggi che questa forma prevede sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.

Innanzitutto, quest’ultimo gode di una serie di benefici a livello retributivo e contributivo. L’azienda può infatti dedurre le spese e i contributi dalla base imponibile Irap. Inoltre, i giovani assunti in apprendistato sono esclusi dal conteggio del numero di dipendenti per determinare i contratti collettivi applicabili e i limiti numerici.

apprendistato-2+

Se il contratto di apprendistato professionalizzante è il prosieguo di un tirocinio svolto nell’ambito di Garanzia Giovani, poi, sono previste ulteriori detrazioni.

Infine, anche le ore di formazione esterna non saranno a carico del datore di lavoro. L’esonero vale anche dal punto di vista contributivo.

Ma quali sono, invece, i vantaggi del contratto di apprendistato professionalizzante per il lavoratore?

Innanzitutto, abbiamo un contratto di lavoro a tempo indeterminato, che comprende un periodo di formazione. Questa è tesa a fornire al lavoratore tutti gli strumenti necessari per poter svolgere al meglio il proprio lavoro.

L’apprendista, inoltre, è equiparato a tutti gli altri lavoratori: gli spettano tredicesima e quattordicesima, se prevista, così come i premi di produzione; può e deve godere del periodo di ferie previsto dal CCNL e può usufruire della malattia. Sono poi previsti anche assicurazioni, assegni per nucleo familiare e piano pensionistico.

Infine, è possibile stipulare un contratto di apprendistato anche per i percettori di ammortizzatori sociali come Naspi, Asdi e altre. Questo perché uno degli scopi di questo rapporto di lavoro è anche favorire il reintegro nel mondo del lavoro.

La formazione

Abbiamo detto che l’apprendistato prevede un periodo di formazione. Questa è sia interna che esterna, e il numero totale di ore previsto cambia a seconda del CCNL applicato.

Ogni contratto di apprendistato professionalizzante comprende infatti un Piano Formativo Individuale, che contiene il programma delle competenze da acquisire e come queste verranno erogate.
Mentre la formazione interna spetta al tutor, quella esterna si avvale di strutture e istituti di formazione specializzati. Le ore totali devono essere pari a 120 nell’arco di tutto il triennio.

Questa formazione riguarda generalmente argomenti comuni a tutti i lavoratori, quali sicurezza sul lavoro, diritto del lavoro e simili.

Le retribuzioni apprendistato

Arriviamo infine a chiarire anche l’aspetto riguardante la retribuzione.

Lo stipendio apprendistato è un argomento molto dibattuto e poco chiaro a molti. Oltre al fatto che questo viene esplicitamente indicato nel contratto di assunzione, i criteri che lo determinano sono i seguenti:

  • L’apprendista può essere inquadrato con un livello fino a 2 volte inferiore di quello di un collega che svolge le stesse mansioni;
  • Lo stipendio iniziale partirà da una percentuale pari al 60% di quello pieno, che gradualmente nel corso dei tre anni arriverà al 100%.

Dopo aver verificato queste condizioni, si applicano le retribuzioni indicate dal CCNL di riferimento.

 

Il contratto di apprendistato professionalizzante è quindi un ottimo trampolino di lancio verso una carriera e un posto di lavoro a tempo indeterminato.

Apprendistato e non solo