Rientro al lavoro: basta pensare a queste parole perché un brivido freddo ti corra lungo la schiena, nonostante la calura di questi giorni. Già, il momento sta per arrivare, e non c’è niente che tu possa fare per fermarlo.
Forse, però, qualche accorgimento da tenere in considerazione per rendere il rientro dalle vacanze quantomeno un po’ meno traumatico c’è. E oggi voglio svelarteli, perché in fondo siamo tutti sulla stessa barca!
Rientro al lavoro: come riprendere il ritmo della quotidianità senza impazzire e mollare tutto
L’ultima sera in vacanza: l’aria che comincia già a rinfrescarsi, la passeggiata sul lungomare con il gelato, salutare gli amici, la pelle abbronzata, i sorrisi rilassati…
Tutto questo sta per terminare! Con le vacanze finite, il pensiero diventa uno solo: il rientro al lavoro. Bisogna fare attenzione a questo momento delicato, perché negli ultimi anni si sta sviluppando un vero e proprio disturbo definito stress da rientro.
No, non pensare che sia colpa tua. Le ragioni per cui il rientro al lavoro oggi è più traumatico sono diverse, da ricercare probabilmente nel fatto che oggi il lavoro è più stressante rispetto a decenni fa, e che le vacanze sono decisamente più brevi.
Negli anni ’60, in pieno boom economico, c’era la famosa “villeggiatura”: le famiglie sparivano dalla città per quasi tre mesi! I papà capofamiglia restavano in città a lavorare, e il venerdì raggiungevano il resto della famiglia nella località di mare.
Le città erano deserte, le serrande nei negozi abbassate, i centri commerciali non esistevano. E non esistevano nemmeno computer portatili e smartphone, per cui il lavoro restava confinato tra le quattro mura dell’ufficio. E le persone potevano staccare la spina per davvero.
Così, a settembre, si tornava riposati con la mente e con il corpo, pronti per ricominciare con il piede giusto.
Oggi le cose stanno diversamente. Il rientro al lavoro molto spesso non è altro che un ritorno in città, visto che di lavorare non si finisce mai. Forse proprio per questo, è ancora più difficile riprendere il ritmo delle 8 ore lavorative.
La mente non è riposata, il corpo, al contrario, non è più abituato. Qualcosa che possiamo fare c’è, e consiste nel rendere il rientro al lavoro il più graduale possibile.
Il rientro prima del rientro
Il primo consiglio è quello di evitare di rientrare in città il giorno prima di andare al lavoro. Sarebbe meglio, invece, concedersi un paio di giorni a casa, per avere il tempo di ambientarsi e riabituarsi alla città prima ancora che all’ufficio.
Senza contare che, in questo modo, avrai tutto il tempo di disfare le valigie e far partire le varie lavatrici, fare la spesa e rifornire il frigorifero…
En plein air
Un altro metodo per rendere il rientro al lavoro meno traumatico è quello di abituarsi gradualmente anche allo stare al chiuso. Quindi, invece di rientrare e chiudersi in ufficio per 8 ore o più, potresti cercare di passare quanto più tempo possibile all’aria aperta, inclusa la pausa pranzo.
Dopo giornate intere in spiaggia o in montagna, non è facile abituarsi all’asettica aria condizionata. In alternativa, una bella passeggiata mattutina potrebbe funzionare ugualmente, oltre al fatto che ti aiuterebbe a restare in forma!
La giusta alimentazione
Potrebbe sembrarti strano, ma anche ciò che mangi può avere un ruolo per un buon rientro al lavoro. Dopo una settimana o più di angurie, gelati, grigliate o fritture di pesce, è necessario darsi una regolata e nutrire il corpo con quello di cui ha bisogno.
E quello di cui ha bisogno, per favorire la concentrazione, sono gli zuccheri. Via libera quindi a carboidrati semplici e complessi, sempre senza esagerare.
E per mantenere l’abbronzatura a lungo, non dimenticare le carote, ma anche peperoni, pesche, albicocche, fragole e agrumi, che contengono betacarotene e ti faranno apparire al top in ufficio!
Il movimento…
Per smaltire questo carico di energia dovrai certamente fare un po’ di movimento. Oltre alle passeggiate di cui abbiamo già parlato, tenersi in forma è utile anche per favorire un rientro al lavoro sereno.
Dopo l’attività fisica fatta in vacanza (anche se poca, è comunque più di spostarsi da un capo all’altro dell’ufficio con le rotelle della sedia), il corpo ci ha preso gusto.
Meglio quindi accontentarlo, tanto più che ne gioverà non solo il corpo, ma anche la mente, che sarà più rilassata e ben disposta a ricominciare il tran-tran quotidiano.
…e il riposo
Altrettanto importante del fare movimento è concedere il giusto tempo al riposo. Se in vacanza la tua routine consisteva in svegliarsi alle 11 e magari scendere in spiaggia solo nel pomeriggio, per poi andare a dormire a notte fonda, il cambiamento sarà abbastanza brusco.
La cosa migliore da fare è abituarsi gradualmente a ridurre le ore di sonno e calibrare nuovamente il suo intervallo. Se non puoi permetterti di entrare in ufficio più tardi, comincia con l’andare a letto presto. Il resto verrà da sé!
In ufficio
E una volta arrivati in ufficio, che si fa? Beh, si ricomincia a lavorare! Cerca però di rendere il rientro graduale anche dal punto di vista mentale.
Non gettarti a capofitto in mille nuovi progetti. Prima porta a termine quello che hai lasciato in sospeso.
La prima cosa da fare è controllare la tua casella di posta elettronica: sarà sicuramente piena di email non lette. Comincia a rispondere a quelle più vecchie, se non comportano un grande impegno. Lascia per un secondo momento quelle più “difficili”, che richiedono qualche ora di lavoro prima di poter rispondere.
Durante le 8 ore, poi, concediti delle pause più frequenti del solito anche se brevi, in modo da far riposare il cervello e soprattutto gli occhi, non più abituati a fronteggiare un monitor per tante ore.
Cerca di non abbandonare il senso di relax che ti ha pervaso durante le vacanze: anche se le scadenze e le lamentele sono tornate, il tuo atteggiamento mentale può essere diverso, evitando il tanto temuto stress da rientro.
Poi, detto tra noi: il tuo lavoro è davvero così brutto? Se non riesci a sopportarne nemmeno l’idea, forse dovresti pensare che non è quello giusto per te!
Non c’è nulla di male nel voler rivoluzionare la propria vita e decidere di cambiare lavoro, o addirittura pensare di mettersi in proprio!
Se invece il tuo lavoro non è poi così terribile, forse il problema sta nell’ambiente. Ecco quindi qualche consiglio per migliorare il clima che si respira:
Buon rientro al lavoro!