Il curriculum vitae perfetto: utopia?

il curriculum vitae perfetto

Stai cercando di scrivere il curriculum vitae perfetto da quando ti sei laureato. Inizialmente vuoto, poi man mano arricchito con le esperienze fatte, hai sempre percepito che qualcosa non andava, che era possibile un margine di miglioramento.

Oggi voglio quindi spiegarti come scrivere il curriculum vitae perfetto e darti dei consigli curriculum per perfezionare quello che hai già.

Mettiti comodo!

Il curriculum vitae perfetto: utopia?

Ecco 6 consigli su cosa fare (e non fare)

Spiacente, ma devo partire con una brutta notizia: il curriculum vitae perfetto non esiste in sé per sé. Può esistere, però, un curriculum perfetto per te.

E questo è quello che devi cercare di scrivere, facendo tesoro dei consigli che sto per darti. Molto dipende dal lavoro a cui aspiri, dal tuo stile e soprattutto dall’atteggiamento che avrai in sede di colloquio.

Leggi le domande più frequenti ai colloqui di lavoro

  1. Modelli precompilati? No, grazie!

Dimentica la ricerca su Google “esempio curriculm perfetto”. Non è quello che fa per te.

Il curriculum vitae è qualcosa che deve essere plasmato su di te, come un vestito su misura, tenendo conto delle tue esperienze e della tua personalità.

Sia che tu ti stia candidando come tester per un cosmetico o come astronauta per la Nasa, al recruiter interessa sapere qualcosa di te, dei tuoi sogni e aspirazioni, al di là delle esperienze fatte.

  1. L’occhio vuole la sua parte

Anche questo è un consiglio universale. Il curriculum vitae perfetto deve essere curato esteticamente in ogni minimo dettaglio. Ovviamente, lo stile dovrà in qualche modo essere coerente con la professione per la quale ci si candida.

Per un posto da operaio specializzato, ad esempio il formato europeo andrà benissimo. Ma se ti stai candidando come graphic designer, un cv formato europeo sarà la tua condanna a morte.

Tutte le professioni creative possono ad esempio trarre ispirazione da numerosi portali che consentono di personalizzare formati graficamente accattivanti. Degli esempi sono Enhancv , Sumry  e anche Canva .

Se sei invece un tecnico, o se proprio non puoi fare a meno del curriculum classico, ecco un tip extra: dimentica il Times New Roman!

Secondo gli esperti di tipografia, questo è uno dei font peggiori da utilizzare, poiché non comunica l’idea di professionalità.

Meglio puntare invece su un carattere graziato come il Garamond, che permette di condensare tutte le informazioni principali in poche righe leggibili.

  1. Il dono della sintesi

E veniamo infatti al terzo punto, che è quello più difficile da comprendere per tutti.

Lo dico chiaro e tondo: meno è meglio. Nessuno leggerà mai un curriculum di 4 pagine, indipendentemente dalle esperienze che hai avuto.

Sono state fatte diverse simulazioni in cui si è provato a costruire il curriculum della CEO di Yahoo in una sola pagina. Sorpresa: ci sono riusciti! E non stiamo parlando certo di una novellina.

Cercate di essere concisi: non c’è bisogno di descrivere nel dettaglio ogni esperienza fatta.

Inoltre, in alcuni casi, è bene eliminare del tutto alcune esperienze: se ti stai candidando per un posto da manager, meglio non dire che per 3 anni hai fatto il commesso.

Viceversa, se aspiri a un posto da aspirante chef, non interesserà a nessuno del corso di grafica che hai frequentato.

il curriculum vitae perfetto

  1. Resta aggiornato

Questo vale tanto per le tue informazioni personali che per le tue esperienze lavorative e di studio. Il curriculum vitae perfetto richiede informazioni di contatto sempre reali: non vorrai cambiare numero di telefono e dimenticare di inserire quello nuovo? Idem per la foto, non mettere quella di dieci anni fa solo perché avevi qualche ruga in meno. E soprattutto, inserisci foto professionali: no selfie, no vacanza in montagna. Sfondo bianco e camicia sarebbero l’ideale!

Stesso discorso, ma ancora più importante, vale per le esperienze fatte. SI comincia sempre da quella più recente e, per gli studi, dall’ultimo titolo conseguito.

In alcuni casi però possono esserci delle eccezioni: un master che corrisponde proprio alla posizione per la quale ci si sta candidando può essere messo in evidenza in alto. Sarà sicuramente apprezzato.

  1. Digitalizzati

Oggi, al contrario di qualche anno fa, è utile inserire i link ai propri profili social. Da lì è possibile per i recruiter farsi una prima idea su chi sei e cosa ti piace fare (o almeno, quello che è visibile dalle informazioni che hai reso pubbliche).

Certo, assicurati di avere dei profili che siano quantomeno presentabili, perché altrimenti questa mossa potrebbe rivelarsi una zappa sui piedi. Non ti sto chiedendo di far finta che Facebook sia il nuovo Linkedin, ma poni molta attenzione soprattutto a idee politiche e religiose espresse.

  1. Sii onesto!

I consigli per il curriculum vitae perfetto avrebbero dovuto essere 5, ma meglio non dare per scontato anche quest’ultimo punto.

Un buon curriculum è innanzitutto veritiero: mentire sulle proprie capacità, enfatizzandole o inventandosele di sana pianta, è una mossa che non ha mai giovato a nessuno.

Le competenze vengono infatti verificate in sede di colloquio e, anche se così non fosse, già al primo giorno di lavoro sarà chiaro a tutti che hai mentito.

Pronto?

Questi strumenti di partenza dovrebbero bastarti per costruire, se non il curriculum vitae perfetto, un buon punto di partenza su cui lavorare.

Ricorda infatti che il CV non è mai un documento statico, ma può e deve adattarsi ed evolversi in base alle tue esigenze e al percorso fatto.

Essendo un vero e proprio biglietto da visita, deve essere in grado di colpire colui che lo legge pur non avendo il tempo per farlo: ciò significa che in 30 secondi di lettura dovrai condensare tutto te stesso.

Difficilmente, infatti, si concede più tempo per l’analisi di un CV.

Certo, il discorso cambia se questo è corredato da una lettera di presentazione. Quest’ultima, infatti, può essere personalizzata per ogni singola candidatura inviata, rendendola molto più efficace.

È sempre qui, inoltre, che si ha la possibilità di parlare apertamente e di cercare di convincere il recruiter senza passare attraverso i dati.

Leggi i nostri consigli su come scrivere una lettera di presentazione

 

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