Le agevolazioni assunzioni sono un ottimo aiuto per l’occupazione su tutto il territorio italiano. Quest’anno ha visto l’ampliamento delle possibilità e una tutela maggiore nei confronti di soggetti svantaggiati. Scopriamo insieme tutte le possibilità.
Agevolazioni assunzioni: le novità del 2018 in merito ai giovani
Oggi è sempre più difficile trovare lavoro. L’economia non fa passi in avanti, il bilancio ristagna e le imprese sono restie ad assumersi il rischio di una nuova risorsa.
La categoria più colpita da questa crisi è proprio quella dei giovani. Freschi di laurea e pieni di sogni, ragazzi e ragazze si trovano a scontrarsi con la dura realtà del mondo del lavoro.
E così inizia una lunga trafila di colloqui, visite al Cpi, invio curriculum: cercare lavoro è diventato un lavoro. La risposta più frequente che i giovani ricevono è: “Hai troppa poca esperienza”. La seconda è: “Hai esperienza ma sei troppo in là con gli anni rispetto a quello che cerchiamo”.
Siamo di fronte a un vero e proprio cortocircuito disfunzionale. Se la richiesta oggi è di un “apprendista con esperienza” (non è uno scherzo!) significa che la società sta sbagliando qualcosa.
La possibilità economica di proseguire gli studi ha generato una schiera di laureati, tutti con grande preparazione accademica. Quello che una volta era considerato il “minimo indispensabile”, ossia il diploma, oggi è diventato la laurea.
Poi si è passati ancora oltre, andando a prendere in considerazione i master come elemento per preferire un candidato all’altro.
Questa corsa frenetica è dovuta al fatto che, con così pochi posti di lavoro disponibili, i recruiter devono obbligatoriamente preferire qualcuno, cercando quindi quello con più qualifiche.
Con gli aiuti del governo, però, le cose potrebbero cambiare.
Le misure intraprese
Tutte le agevolazioni assunzioni risalgono alla legge di bilancio 2018, che ha confermato e in alcuni casi ampliato le azioni che erano già state introdotte nel 2017 o anche in anni precedenti.
Gli sgravi fiscali per assunzioni riguardano diverse categorie. Quelle principalmente interessate sono giovani, donne e over 50.
I giovani
Per il 2018 sono previste delle agevolazioni assunzioni per i giovani under 35. L’anno prossimo, invece, si ridurrà ai minori di 30 anni.
Questa assunzione agevolata consiste in un uno sgravio del 50% per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018. Condizione necessaria è che il giovane non abbia mai sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato in precedenza.
La misura è ovviamente rivolta alle imprese e consiste in uno “sconto” del 50% sui contenuti previdenziali. La cifra coperta è per un massimo di 3250 € all’anno e per un massimo di 36 mesi.
Solo le imprese private che non hanno effettuato licenziamenti individuali o collettivi possono beneficiare di queste agevolazioni assunzioni.
Ovviamente questo bonus non si applica a tutti i tipi di contratto, ma solo ai seguenti:
- Tempo indeterminato;
- Trasformazione da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato;
- Trasformazione da contratto di apprendistato a contratto a tempo indeterminato (in quest’ultimo caso l’età massima è sempre 30 anni).
Restano esclusi dalle agevolazioni assunzioni i lavoratori domestici.
Trattamento diverso sarà invece riservato agli apprendisti che hanno svolto almeno il 30% del percorso di alternanza scuola/lavoro. In tal caso sono infatti previsti sgravi fiscali assunzioni del 100% per un tetto massimo di 3000 € annuali.
Il contributo sarà però erogato solo se il contratto viene stipulato entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio.
Le donne
Un’altra categoria presa in considerazione dalle agevolazioni fiscali 2018 è quella delle donne. Probabilmente anche a seguito delle indagini svolte, che hanno dimostrato una disparità di trattamento economico in diversi settori produttivi, la legge di bilancio ha introdotto delle misure specifiche.
La previsione di particolari incentivi risale già al 2013 con la legge Fornero, che ha tutelato particolari categorie svantaggiate. Con la legge di bilancio di quest’anno, questa tutela si è estesa sia per quanto riguarda la durata che le categorie incluse.
Le agevolazioni fiscali vengono quindi previste per:
- Donne residenti in aree svantaggiate e che non hanno sottoscritto un contratto di lavoro da almeno sei mesi;
- Che operano in settori in cui è stata rilevata una particolare disparità di genere e che non hanno sottoscritto un contratto di lavoro da almeno sei mesi;
- Che non hanno sottoscritto un contratto di lavoro da almeno ventiquattro mesi.
Ovviamente la misura non è applicabile nel caso in cui la donna abbia svolto nei sei mesi precedenti del lavoro autonomo o parasubordinato che ha portato il reddito sopra la soglia minima fissata dal testo unico.
La riduzione contributiva è pari al 50%.
Leggi la circolare completa dell’Inps a riguardo
Gli over 50
Anche per i lavoratori che hanno già compiuto 50 anni sono previste delle agevolazioni fiscali.
Questa categoria è stata oggetto di discussione negli ultimi anni, probabilmente a causa di diversi licenziamenti collettivi che si sono registrati in tutta Italia. I lavoratori che hanno già superato gli “anta”, infatti, hanno molta più difficoltà a ricollocarsi all’interno del mondo del lavoro, poiché vengono considerati “finiti”.
In realtà, gli over 50 restano una grandissima risorsa, grazie alle competenze e all’esperienza acquisita nel corso degli anni. Inoltre, non sono affatto al declino: con l’aumento dell’età pensionabile, infatti, spetta loro (volenti o nolenti) ancora una decina d’anni di lavoro, e in alcuni casi anche di più.
Già dal 2013 sono quindi stati previsti degli sgravi fiscali per assunzioni di over 50 pari al 50%. La misura si applica sia ai contratti a tempo determinato che a quelli a tempo indeterminato, ma la durata della contribuzione è diversa.
Si parla infatti di 18 mesi per il tempo indeterminato o la trasformazione in tempo indeterminato da un altro tipo di contratto, e di 12 mesi per i contratti a termine.
Il Sud
La legge di bilancio ha poi introdotto delle misure anche per quanto riguarda il Sud Italia.
Sono infatti previste agevolazioni fiscali pari al 100% per imprese che operano in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. L’importo massimo sarà di 8060 € e per un massimo di un anno.
Questa misura si riferisce all’assunzione agevolata di giovani tra i 16 e i 24 anni o di over 24 disoccupati da almeno sei mesi, con i seguenti tipi di contratti:
- Indeterminato;
- Apprendistato;
- Trasformazione da contratto a termine a tempo indeterminato.
Infine, anche per l’assunzione di rifugiati politici e donne vittime di violenza di genere sono state previsti dei contributi extra.
Sembra dunque che lo Stato si stia seriamente impegnando per favorire l’occupazione e le assunzioni, specialmente nei confronti delle categorie notoriamente in difficoltà in merito.
Queste misure porteranno sicuri vantaggi sia alle imprese, per stimolarle ad assumere con conseguenze positive per il business e per gli altri dipendenti, sia ai lavoratori che sono in cerca di offerte.