Si parla tanto di incentivi assunzioni, ma spesso nessuno sa bene di cosa si tratti, e crede anzi che le misure non abbiano alcun effetto su di loro, essendo destinate perlopiù i datori di lavoro. In realtà le cose non stanno così, e la presenza di determinati incentivi assunzioni è in grado di incidere significativamente sul mercato del lavoro, come dimostrano i dati raccolti durante lo scorso anno.
Allora, cos’è successo nel 2018 e quali sono le previsioni per il 2019? Scopriamolo subito!
Incentivi assunzioni, cessazioni e trasformazioni nel biennio 2018-2019. Previsioni sul mercato del lavoro nei prossimi mesi
Siamo ormai a gennaio. Un altro anno si è concluso e, come sempre, abbiamo in mano i dati per poter valutare come si è chiuso l’anno appena trascorso, e forse anche per azzardare qualche previsione.
I dati del 2018 sembrano restituire risultati contrastanti: da un lato abbiamo un aumento di assunzioni, dall’altra un esercito di disoccupati o inoccupati in cerca dell’opportunità che sembra non arrivare mai. Com’è possibile questa discrepanza? Ci sarà un’inversione di tendenza nel 2019 con le agevolazioni per le assunzioni?
Cosa è successo l’anno scorso
Cominciamo con il fare una brevissima panoramica dell’anno appena trascorso, o almeno dei suoi primi 11 mesi. È stato un anno positivo?
Le assunzioni
Nel 2018 si sono registrate 6,9 milioni di assunzioni. Forse può non sembrare molto, ma si tratta di un +325000 unità, ossia il +5%, rispetto all’anno precedente, secondo i dati dell’Osservatorio dell’INPS sul precariato. All’interno di questo primo risultato, tutti i singoli settori registrano un segno positivo:
- Contratti a tempo indeterminato: +5,9%
- Contratti a tempo determinato: +4,3%
- Apprendistato: +11,9%
- Stagionali: 6,3%
- Somministrazione +2,4%
- Intermittenti +7,7%
I contratti di somministrazione e quelli a tempo determinato, pur chiudendo l’anno positivamente, hanno comunque interrotto il trend positivo già in estate.
Non sono solo le singole assunzioni a crescere. Ci sono buone notizie anche per i passaggi da tempo determinato a indeterminato, cresciute addirittura del 69,3%, con un +186000 rispetto al 2017.
Probabilmente il merito di questo trend è dovuto anche alle misure incluse nella legge di Bilancio 2018 volte a tutelare i giovani.
Un segno negativo viene invece registrato per i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo di formazione, con un -15% (10000 in meno). La ragione è dovuta al fatto che nel 2018 si sono conclusi tutti i rapporti triennali stipulati nel 2015. In quell’anno si era registrato una riduzione rispetto agli anni precedenti a causa dell’esonero triennale.
Le cessazioni
Ovviamente, dove ci sono state assunzioni non possono non esserci anche delle cessazioni dei rapporti di lavoro. Il 2018 ha visto 6,3 milioni di cessazioni, con un +8,8% (508000 firme). Facendo due rapidi calcoli, il saldo tra assunzioni e cessazioni è pari a +625000, cifra inferiore rispetto a quella del 2017 (807000).
Il futuro
Un anno, quindi, tutto sommato abbastanza positivo per il mercato del lavoro. Ma cosa ci riserva invece il 2019, che già da ora promette grandi cose, specialmente grazie alle misure contenute nella legge di bilancio 2019?
Il governo gialloverde ha in effetti previsto molti incentivi alle assunzioni, che toccano diverse tematiche, non mancando di confermare direttive già introdotte dai loro predecessori.
Di fatto, oggi è più facile per gli imprenditori assumere, tanto per lavori manuali che per quelli di concetto. Certo, resterebbero fuori da questo quadro i lavori che nessuno vuole fare.
Quali sono, quindi, le disposizioni che mirano a favorire l’occupazione?
Neet
Partiamo dagli incentivi assunzioni per i giovani, in particolare quelli con un’età compresa tra 16 e 30 anni (meno un giorno). A loro è riservato l’incentivo occupazione giovani Neet. Questo sarà pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Il tetto massimo è pari a 8060 € all’anno e 671,66 € al mese per ogni assunzione. Valido per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019.
Incentivo occupazione del mezzogiorno
Per gli stessi giovani e per i “meno giovani”, ossia over 35 disoccupati da almeno sei mesi, è stato creato l’incentivo occupazione del mezzogiorno. Ovviamente rivolto ai residenti nelle regioni del Sud Italia, vale per le assunzioni effettuate nel biennio 2019-2020, e consiste nell’esonero totale dei contributi da parte del datore di lavoro. Il tetto massimo è lo stesso del Neet, 8060 € all’anno e 671,66 € al mese. L’importo può variare in funzione della durata della disoccupazione e dell’età del giovane. Si tratta di una conferma di una misura già introdotta dal precedente governo. Il fondo stanziato è 500 milioni di euro per ogni anno.
Esonero contributivo under 35
Si tratta di un esonero dei contributi da parte del datore di lavoro valido per 36 mesi, per le assunzioni o trasformazioni avvenute nel biennio 2019-2020. Il limite massimo è di 3000 € annui e 250 € mensili.
Giovani eccellenze
Altri incentivi assunzioni riguardano invece il merito. Il governo ha previsto degli incentivi che costituiscono il 100% dei contributi previdenziali, per 12 mesi, per contratti stipulati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019. Limite di 8000 € annui e 666,66 € al mese. La misura si applica per i contratti stipulati con giovani fino a 29 anni e 364 giorni in possesso di laurea magistrale con votazione 110 e lode (conseguita entro la durata legale del percorso di studi). Si applica inoltre ai giovani fino a 33 anni e 364 giorni in possesso di un dottorato di ricerca ottenuto tra il 2018 e il 2019.
Questa misura si estende anche alle assunzioni a tempo parziale, purché esse siano disciplinate da un contratto a tempo indeterminato; e ai casi di trasformazione a tempo indeterminato avvenuti nel 2019.
Alternanza scuola-lavoro
Tra gli incentivi assunzioni del 2019 si registrano anche quelli relativi all’alternanza scuola-lavoro. Per i giovani ex studenti o apprendisti minori di 30 anni è previsto un esonero contributivo previdenziale totale con un tetto di 3000 € l’anno, per un massimo di 36 mesi. Disponibile per le assunzioni registrate nel corso del 2019.
Apprendistato
Ai giovani dai 15 ai 26 anni non compiuti sono rivolti gli incentivi assunzioni per l’apprendistato. Valido per qualifica o diploma professionale, istruzione secondaria superiore o specializzazione tecnica superiore. Si applica per le assunzioni del biennio 2019-2020.
Con questo corposo bagaglio il governo prende la strada del sostegno indiretto ai giovani e ai lavoratori, tramite gli esoneri rivolti ai datori di lavoro. Non sappiamo se questo sarà sufficiente per risollevare la situazione del mercato del lavoro, ma di certo si tratta di un ottimo inizio, non trovi?